Deep Purple - Il successo
Nel 1970 nacque ufficialmente il genere Hard Rock. Assieme a Led Zeppelin e Black Sabbath, che faranno uscire i loro album di genere lo stesso anno, i Deep Purple, dopo aver ingaggiato Ian Gillan al posto di Rod Evans e Roger Glover al posto di Nick Simper, fanno uscire “Deep Purple in Rock”.
Come sempre, ritornano i paragoni con i Beatles, in odore di scioglimento, ed il Melody Maker scrive entusiasticamente che è nata la Purple-mania.
Quello che è sicuro è che i musicisti hanno raggiunto l’intesa necessaria e l’innesto di Ian Gillan fornisce al gruppo quello che mancava: una voce potente, capace di acuti incredibili e una presenza scenica notevole.
“Deep Purple in Rock” è un successo incredibile, che consacra i Purple. L’indimenticabile “Speed King” è a tutt’oggi una prova di forza mozzafiato, sei minuti di organo distorto, riff di chitarra e urla.
Come sempre, ritornano i paragoni con i Beatles, in odore di scioglimento, ed il Melody Maker scrive entusiasticamente che è nata la Purple-mania.
Quello che è sicuro è che i musicisti hanno raggiunto l’intesa necessaria e l’innesto di Ian Gillan fornisce al gruppo quello che mancava: una voce potente, capace di acuti incredibili e una presenza scenica notevole.
“Deep Purple in Rock” è un successo incredibile, che consacra i Purple. L’indimenticabile “Speed King” è a tutt’oggi una prova di forza mozzafiato, sei minuti di organo distorto, riff di chitarra e urla.
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Deep Purple - Gli inizi
Quello che nel 1968 si apprestava a registrare “Shades of Deep Purple” era un gruppo dotato di personalità di spicco. A partire da Ritchie Blackmore, chitarrista innamorato dell’accoppiata Fender Stratocaster-Marshall, famoso tanto per la tecnica strumentale che per il pessimo carattere. Il tasterista Jon Lord, profondo conoscitore di musica classica e dell’organo Hammond. Ian Paice, batterista instancabile, preciso, pulito ed essenziale. A questo formidabile trio si affiancavano Nick Simper al basso e Rod Evans voce solista.
Con questa formazione, oltre al suddetto album, i Purple faranno uscire anche “The Book of Taliesyn” (del quale ricordiamo lo smash-hit “Hush”) e “Deep Purple”.
Il loro sound, ancora non ben definito, è però una novità nel panorama dell’epoca. Per l’approccio, molto pensato e costruito (molto poco “rock and roll”) e anche per la commistione tra rock e musica classica, un marchio di fabbrica.
Con questa formazione, oltre al suddetto album, i Purple faranno uscire anche “The Book of Taliesyn” (del quale ricordiamo lo smash-hit “Hush”) e “Deep Purple”.
Il loro sound, ancora non ben definito, è però una novità nel panorama dell’epoca. Per l’approccio, molto pensato e costruito (molto poco “rock and roll”) e anche per la commistione tra rock e musica classica, un marchio di fabbrica.
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La leggenda dell'Hard Rock
Verso la fine degli anni Sessanta, la musica popolare anglosassone iniziò ad assorbire le tensioni crescenti nella società. Il movimento hippie, la guerra nel Vietnam, la politicizzazione delle università e la nascita del movimento operaio crearono un humus nel quale le forme d’arte più disparate trovarono spazio.
Tra il 1968 ed il 1975, vennero gettate le basi per diversi generi musicali, che domineranno la scena della musica popolare fino alla fine degli anni Settanta. Le generazioni successive di musicisti non potranno fare a meno di fare i conti con questo pirotecnico momento creativo.
Uno dei generi di cui si parla è l’Hard Rock.
Tra il 1968 ed il 1975, vennero gettate le basi per diversi generi musicali, che domineranno la scena della musica popolare fino alla fine degli anni Settanta. Le generazioni successive di musicisti non potranno fare a meno di fare i conti con questo pirotecnico momento creativo.
Uno dei generi di cui si parla è l’Hard Rock.
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